Elaborazione di buone pratiche agricole per l’olivicoltura, basate su criteri ambientali adattati alle condizioni locali, nonché la loro diffusione presso gli olivicoltori e il monitoraggio della loro applicazione pratica
Molteplici sono gli impatti negativi sull’ambiente causati all’intensificazione produttiva. La fertilizzazione e l’applicazione di fitofarmaci di sintesi sono pratiche agricole a forte impatto ambientale con forti conseguenze negative sulla componente atmosferica, idrica (inquinamento delle falde) ed edafica (concentrazione di metalli pesanti nel suolo).
Di fronte a queste problematiche e alla luce delle nuove politiche comunitarie, nazionali e regionali, OP ACLITERRA Brindisi ritiene essenziale attivare una serie di servizi con l’obiettivo di sostenere la propria base associativa verso un’olivicoltura sostenibile.
Inoltre, negli ultimi tempi, l’olivicoltura salentina deve affrontare la gravissima emergenza di fitosanitaria che pone la necessità di adottare strategie di tipo integrato, utilizzando tecniche colturali rispettose dell’ambiente che possano contribuire a contenere e prevenire la diffusione
della batteriosi. Gli interventi pertanto saranno adeguati alle indicazioni impartite dai servizi fitosanitari regionali per fronteggiare il grave evento fitosanitario che mette a rischio l’ingente patrimonio olivicolo salentino.
L’emergenza in atto a seguito delle infezioni di Xylella fastidiosa, nell’ottica di una gestione ecosostenibile dell’oliveto, necessita una maggiore attenzione nella gestione integrata degli oliveti adottando interventi agronomici aggiuntivi allo scopo di migliorare lo stato vegetativo delle piante e di contrastare il vettore della malattia.
D’altra parte, qualsiasi strategia di prevenzione e contenimento della batteriosi non può prescindere dalla lotta al vettore.
Mediante l’attuazione degli interventi previsti nell’ambito di questa misura, OP ACLITERRA Brindisi intende perseguire i seguenti obiettivi:
· Limitare la perdita di biodiversità, ridurre i rischi di erosione e di degrado del suolo, l’inquinamento delle acque sotterranee, mediante l’incentivazione e la diffusione di sistemi di produzione compatibili con l’ambiente;
· Ridurre l’impiego di prodotti fitosanitari ad elevato impatto ambientale mediante metodologie e sistemi di controllo dei parassiti alternativi a quelli convenzionali;
· Favorire la conservazione della fertilità del suolo a lungo termine, delle risorse idriche
· Attivare processi e diffondere le strategie di conduzione integrata ed ecosostenibile degli oliveti in grado di contrastare e limitare la diffusione di Xylella fastidiosa;
· Migliorare la protezione della salute degli operatori olivicoli.